Monteverdi Festival 2022

Edizione 2022 del MonteverdiFestival di Cremona apre un periodo di ritorno alla normalità, dopo la sofferenza della pandemia e l’incertezza nella definizione dei programmi. Sarà questo l’anno di una nuova produzione de Il ritorno di Ulisse in patria, capolavoro del compositore cremonese. Un’importante collaborazione con la Città di Mantova e la Fondazione Mantova Capitale Europea dello Spettacolo, vede la realizzazione del grandioso Vespro della Beata Vergine, a Cremona nella Chiesa di Sant’Agostino e a Mantova nella Basilica di Sant’Andrea. La proposta prosegue con artisti di fama internazionale, dai Tallis Scholars, a Divino Sospiro e Jordi Savall L’ultimo grande appuntamento tra gli eventi principali sarà il concerto di Raffaele Pe, acclamato controtenore tra i più popolari al mondo. Il Festival non esaurisce la sua proposta con appuntamenti di grande rilievo internazionale, ma arricchisce laprogrammazioneconnumerosi appuntamenti nei contenitori #monteverdidappertutto, #monteverdincursioni, #monteverdinight, #monteverdiclandestino, con teatro, musica, eventi insoliti nei luoghi più belli della città, nelle sue splendide Chiese, e nei luoghi del lavoro, della cura, del sociale. Un festival che desidera coinvolgere la città e i suoi abitanti, i concittadini del Divin Claudio, aprirsi al mondo, per parlare di Claudio Monteverdi e della sua opera imponente e dell’attualità della sua musica. Il ‘Monteverdi’ sarà anche l’occasione per formare nuovi ensemble di musica antica, con la Residenza aperta a giovani musicisti provenienti da tutta Europa, in collaborazione con la Fondazione Ghislieri di Pavia, e per conoscere la nostra città e la sua cultura, la sua storia, la sua bellezza, la sua ricchezza. La Crociera ‘Controcorrente’ organizzata da Venezia a Cremona, passando per Mantova, ci farà vivere ‘a ritroso’ il viaggio di Monteverdi, tra le placide acque del Po, del Mincio e della Laguna Veneta, per poi approdare al Ponchielli in occasione dell’apertura del Festival e trascorrere due giorni coccolati nella nostra Città, tra musica e visite guidate. È il momento anche per Claudio Monteverdi di intraprendere un nuovo viaggio, che desideriamo lo porti, insieme al Festival che lo celebra, al riconoscimento nazionale che merita, non solo da parte del pubblico che ormai ha imparato ad amarlo e seguirlo, ma delle Istituzioni culturali, nazionali e locali, che hanno il compito di sostenerlo: per proteggere, promuovere, divulgare il nostro patrimonio nazionale musicale più bello e prezioso. Viva Monteverdi! onteverdi Festival 2022. Ecco le parole che desidero sottolineare. Produzione. Continua la capacità del Festival di costruire produzioni. Quest’anno ad esempio la produzione con Mantova del Vespro della Beata Vergine è un bellissimo segno di vitalità e creatività. Legame. Tra il mondo e Cremona. Dal mondo gli artisti più grandi della musica barocca insieme ai musicisti internazionali dell’orchestra Monteverdi, sempre più dentro il nostro Festival e la nostra città. Città. Il Monteverdi Festival anima Cremona, entra nei luoghi della cura e del lavoro, parla alla coscienza dei cittadini, perché Monteverdi è dentro la nostra storia, è la nostra storia e noi siamo Monteverdi. Spirito. Il Vespro della Beata Vergine è una risposta ad un bisogno che, oggi più che mai, in tantissimi sentiamo vivo, un bisogno che diventa un desiderio di anima e spirito. In un tempo ancora segnato da dolore e morte, lamusica di Monteverdi nutre questo desiderio. Programmazione. Il Festival programma per tempo: se l’anno scorso fu L’Orfeo, quest’anno Il Ritorno di Ulisse in patria e il prossimo anno L’incoronazione di Poppea. E così la trilogia del maestro Monteverdi prende corpo in una programmazione intelligente e lungimirante. Promozione. Il festival diventa uno straordinario strumento di promozione della città. La crociera ad esempio è esperienza culturale e turistica interessantissima, da quest’anno partenza Venezia e arrivo a Cremona che così si racconta al mondo. Europa. Dal ‘Ritorno di Ulisse’ alla straordinaria presenza di Savall, il Festival ci racconta che l’Europa, che guarda al Mediterraneo come sua culla e madre, è la nostra patria, aperta e colta. E oggi più che mai ci rendiamo conto di quanto ci sia bisogno di un’Europa così. Grazie al Teatro Ponchielli e al bravissimo suo staff, ai soci pubblici, ai soci privati e ai sostenitori che stanno aumentando in numero e passione. Grazie a Cremona perché continua a creare cultura e sviluppo. Grazie al maestro Monteverdi, perché ancora ci parla con note profonde di umanità e di speranza. Andrea Cigni Sovrintendente e Direttore Artistico Gianluca Galimberti, Presidente della Fondazione Teatro A. Ponchielli M L’

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