COME VEGGIAMO USARSI NE' MADRIGALI MODERNI

Il concerto offre uno sguardo sulla produzione madrigalistica monteverdiana, dal primo all’ottavo Libro. Monteverdi aderisce man mano alle istanze poetiche degli ambienti che lo circondano e alle tendenze di moda. Il Quarto Libro sancisce un cambio determinante nella sua attitudine musicale, virando con decisione verso una diversa funzionalità tra musica e testo, fino ad arrivare alla totale consapevolezza stilistica del libro ottavo, attraverso la catalogazione dei generi e degli stili.
 
Il programma:

C. Monteverdi: “I bei legami” à tre voci con due violini (Scherzi musicali, 1607)
C. Monteverdi: “A che tormi il ben mio” (Primo Libro, 1587)
C. Monteverdi: “Dice la mia bellissima Licori” à due voci (Libro Settimo, 1619)
C. Monteverdi: “Io son pur vezzosetta” à due voci (Libro Settimo, 1619)
C. Monteverdi: “Non m’è grave il morire” (Secondo Libro, 1590)
C. Monteverdi: “Chiome d’oro” à due voci con due violini (Libro Settimo, 1619)
C. Monteverdi: “Ch’io non t’ami cor mio” (Terzo Libro, 1592)
Giovanni Battista Fontana: Sonata terzadecima a due violini e fagotto (Sonate, 1641)
C. Monteverdi: “Io mi son giovinetta” (Quarto Libro, 1603)
C. Monteverdi: “Perché fuggi tra salci” à due voci (Libro Settimo, 1619)
C. Monteverdi: “O Mirtillo” (Quinto Libro, 1605)
C. Monteverdi: “Oh, come sei gentile” à due voci (Libro Settimo, 1619)
C. Monteverdi: “Amor che deggio far” à quattro voci con due violini (Libro Settimo, 1619)
C. Monteverdi: “Zefiro torna” (Sesto Libro, 1614)
Marco Uccellini: Bergamasca à due violini (Sonate op.3, 1642)
C. Monteverdi: “ Volgendo il ciel – Movete al mio bel son” à cinque voci con due violini (Libro Ottavo, 1638)
 
CONCERTO ITALIANO
 
Concerto Italiano è nato nel 1984 e svolge da allora ininterrotta attività concertistica in tutto il mondo prediligendo il repertorio italiano, e in particolar modo la musica di Monteverdi, ma marcando importanti tappe nella riproposta del repertorio strumentale di J. S. Bach.
Rinaldo Alessandrini oltre all’attività con Concerto Italiano, con il quale ha realizzato al La Scala e a Parigi l’integrale delle opere monteverdiane, ha diretto repertorio fino alla musica contemporanea, passando per le opere di Mozart, ed è stato ospite di orchestre come San Francisco Symphony, Staatskapelle Dresden, Capitole de Toulouse, Tokyo Philarmonic, Bergen Philarmonic, Deutsches Symphonie Orchester Berlin e di orchestre con strumenti d’epoca (English Concert, Age of Enlightment, Portland Baroque, Akamus).
E’ stato direttore ospite dell’opera di Oslo e del RIAS Kammerchor. E’ accademico dell’Accademia Filarmonica Romana, accademico di Santa Cecilia, Chevalier des Arts et des Lettres. Nel 2003 ha ricevuto assieme a Concerto Italiano il premio Abbiati.
Sempre con Concerto Italiano ha inciso più di 120 produzioni, premiate tra gli altri con cinque Gramophone Awards e tre Premi della Critica Discografica Tedesca, realizzando versioni di riferimento per i Concerti Brandeburghesi di Bach, le Quattro Stagioni di Vivaldi oltre che per il repertorio monteverdiano.