Ore 18:30

LA MUSICA E LE RAGIONI DELL'ANIMA - MONOLOGO LIRICO CON KIERAN WHITE

Kieran White, Haute-Contre
Marcio da Silva, direttore musicale e regia
Francesco Vitali, costumi, scene, light designer
Alec Boreham, collaborazione alla scena - assistente
GIARDINO22 ARTLAB MILANO, AUDIOLUCI.COM video proiezioni e camere
Ensemble OrQuesta
   Edmund Taylor, violino
   Kirsty Main, violino
   Ana Torbica, viola da braccio
   Nathan Giorgietti, viola da gamba
   Pablo Tejedor-Gutiérrez, violoncello
   Paul Jenkins, flauto dolce 
   Céline Pasche, flauto dolce /arpa
   Cédric Meyer, arciliuto 
   Stephanie Gurga, clavicembalo/organo
   Predrag Gosta, clavicembalo/percussioni
   Marcio da Silva, clavicembalo/chitarra barocca/percussioni

Musiche di C. Monteverdi, F. Cavalli, G. Carissimi

Creato e sviluppato da Francesco Vitali, Marcio da Silva, Kieran White

Nuova co-produzione Fondazione Teatro Ponchielli/Ensemble OrQuesta

Il programma:

I
Rendetemi - L’Egisto - Francesco Cavalli
Giocosità

II
Nigra sum - Vespro della Beata Vergine - Claudio Monteverdi
Gioia

III
O Quam Pulchra es - Claudio Monteverdi
Lussuria

IV
Ombra mai fu - Xerse - Francesco Cavalli
Amore

V
Notte, che nel profondo oscuro seno chiudeste - Il combattimento di Tancredi e Clorinda - Claudio Monteverdi
Coraggio

VI
Si dolce è’l tormento - Claudio Monteverdi
Disillusione

***

VII
O dolor, o mártir che l’alma attrista - Il ritorno di Ulisse in Patria - Claudio Monteverdi
Dipendenza

VIII
Lasso io vivo - L’Egisto - Francesco Cavalli
Paura

IX
Celesti fulmini - L’Egisto - Francesco Cavalli
Rabbia

X
Justus Es Domine - Jonas - Giacomo Carissimi
Disperazione

XI
Possente Spirto - L’Orfeo - Claudio Monteverdi
Tristezza

XII
Oblivion Soave - L’Incoronazione di Poppea - Claudio Monteverdi
Isolamento


LA MUSICA E LE RAGIONI DELL'ANIMA MONOLOGO LIRICO CON KIERAN WHITE

L’ispirazione di questo spettacolo nasce dalla vibrante musica di Monteverdi e dalla straordinaria abilità sua e dei suoi contemporanei, di tessere, con le note, il vivido arazzo delle emozioni umane.

Nel selezionare un pasticcio di 12 arie e ritornelli ho perseguito l’intento di usare l’unicità musicale di Monteverdi per narrare il percorso di vita astratto di un personaggio simbolico, o che dir si voglia, rappresentativo, dove ogni interludio musicale rappresenta un affetto musicale (Giocosità, Gioia, Lussuria, Amore, Coraggio, Disillusione, Dipendenza, Paura, Rabbia, Disperazione, Tristezza e Isolamento), che viene fisicamente esplorato sia attraverso i movimenti che con le espressioni vocali. 

All’interno della narrazione ogni emozione si riferisce ad uno specifico momento nella vita del personaggio. Sulla scena, è rappresentato un circuito chiuso, o cerchio della vita, dove la fine è connessa all’inizio, tuttavia, le emozioni non sono rappresentate cronologicamente. Le arie scelte non sono in relazione tra loro, e sono state posizionate all’interno della rappresentazione, con l’intento di rimuovere l’aspetto del Tempo, che spesso diventa fattore dominante dell’esperienza umana. Allo scopo di sfidare la nostra percezione, le arie si snocciolano  quindi in modo casuale. 

Il numero 12 è stato scelto per il suo significato nella storia e nella vita quotidiana; sono 12 le dimensioni di spazio e tempo, 12 le ore, 12 i mesi, 12 le stazioni lunari e solari, 12 i segni zodiacali, 12 le note cromatiche, 12 gli Apostoli e 12 sono gli Olimpi. Tale numero crea un senso di universalità che connette il nostro passato e il nostro futuro attraverso le diverse culture.

Nella Speranza che questa produzione inusuale, attraverso la profonda musicalità e l’abilità recitativa di Kieran White, aiuti a creare un ponte tra la potente bellezza della musica di Monteverdi e il nostro pubblico.
Marcio da Silva – Direzione Scenica e Musicale


L’azione scenica avviene all’interno di un cerchio luminoso, dove il tempo viene scandito, e che senza direzione, mostra la sua forza divina collegata da sempre al cielo. Il nostro personaggio, come l’Uomo Vitruviano di Leonardo, è dentro il suo stesso “infinito”, dentro il ventre materno della madre terra, che gli ricorda e ci ricorda quanto di più fragile è fatta la nostra essenza. I frammenti della sua di esistenza, vengono qui ritratti e raccontati utilizzando la magia della musica di Claudio Monteverdi e di alcuni suoi contemporanei.

Monteverdi e Cavalli formano un mondo musicale unico e intercambiabile. Ascoltiamo la loro musica con molta flessibilità, energia ed equilibrio. Scopriamo che la purezza di questa musica si avvicina ai nostri veri sentimenti come umani e crea una forte connessione tra esecutore e pubblico. 

Il nostro personaggio indossa un abito senza tempo, che a tratti ci riporta nel XVII secolo, a tratti ci rimanda a una contemporaneità a noi vicina e più riconoscibile quasi come una rockstar punk. Il tempo è scandito anche dagli elementi del costume che si modificano, che spariscono, che evolvono come l’anima stessa del personaggio che lo indossa. Il colore nero presente nel costume con tutte le sue sfumature, penetra dentro di noi come una lama gentile. Il rosso vivo di un drappo leggero, ora è gonna, ora è sangue, ora è amore ora è ventre sporco, ci spaventa, ci avvolge e ci scalda.
Francesco Vitali – Scene, luci e costumi

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Biglietti

interiridotti*
platea e palchi€ 30,00€ 26,00
galleria€ 26,00€ 22,00
loggione€ 22,00€ 18,00
biglietto studenti**
(posto unico numerato)
€ 12,00


*riduzione per possessori tessera Touring, FAI, Welcome Card, CartaEffe La Feltrinelli, giovani under 30, gruppi organizzati (superiori alle 15 persone)
**riduzione studenti under 30

 



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